Io non sono un negazionista, non lo sono mai stato, non ho mai negato la realtà, a differenza di altri che si accontentano di interpretarla.
Se un tizio attraversa i binari mentre sfreccia il treno ha un’alta probabilità di rimetterci la pelle, questo è un fatto, ed è immediatamente evidente. Poi si passa alle interpretazioni: si è suicidato? era ubriaco e non si è accorto del treno? ha tentato di attraversare i binari ma non ha ben calcolato i tempi? Intanto non resta che organizzare il funerale, e questo è un altro fatto.
Se c’è una pandemia si rischia di morire? “Sì, ma: muoiono solo i più fragili, chi era già malato” (i più fragili è sempre un altro non identificato). “Ne muoiono di più con gli incidenti stradali!” (allora aspettiamo una più ampia diffusione del virus così finalmente potremo dire di aver raggiunto il record).
“È l’ennesimo tentativo, segno dell’epoca, di imporre una dittatura sanitaria”. Chi sarebbe il dittatore? Il ministro della salute? Dove non si è fenomenizzata la cosiddetta dittatura sanitaria è comparsa la dittatura economica espressa in concreti indirizzi di governo.
La causa finale, il fine o il disegno degli uomini (che naturalmente amano la libertà e il dominio sugli altri) nell’introdurre quella restrizione su loro stessi (in cui li vediamo vivere negli stati) è la previsione di ottenere con quel mezzo la propria preservazione e una vita più soddisfacente.
Thomas Hobbes, Leviatano
Inutile negare che in Usa e in Brasile la politica minimizzatrice è tesa a salvaguardare il totem dell’economia: così si muore due volte, per il virus e per l’economia.
Ma, mi chiedo per un altro verso, se la diffusione del virus corrisponde ad un piano che vuole imporre una “dittatura sanitaria”, perché non pensare che potrebbe essere un disegno di “rinascita del mercato” che, senza tragedie planetarie, potrebbe essere destinato alla stagnazione? Perché il complottista non pensa che le grandi ripartenze, in economia, sono accadute dopo le grandi tragedie? Dalle macerie dell’Italia è nato il boom economico (con il quale ancora campiamo di rendita), per non parlare della potente Germania, ecc. Quindi un serio complottista, se vuole allargare il campo del suo “delirio”, dovrebbe includere anche questo tipo di cospirazione.
Dittatura sanitaria implica perdita della libertà, questa è l’equazione del complottista: ma di quale libertà parla? Credo si tratti di una libertà immaginaria, quel volo del moscone di cui parlava Gaber.
I classici ci insegnano che la vera libertà si esprime sottomettendosi a quel potere superiore che chiamiamo Stato. Preservazione significa salvaguardia del bene più prezioso che è la vita, quello che nella Costituzione è il diritto alla salute (con tutti i limiti che si porta dietro l’idea di diritto). Lo stato moderno nasce da questa “semplice” osservazione, la libertà che si compie nel vincolo, poiché senza il vincolo la libertà non avrebbe senso (liberi da cosa?).
È così che il complottista, con la teoria della macchinazione, invoca la libertà per se stesso, ignorando il vincolo che lo rende libero: lo stato, la comunità.
In generale, il Diritto è la Libertà in quanto Idea [unità di concetto e realtà]
G.W.F. Hegel, Lineamenti della Filosofia del Diritto
Andando nello specifico poi, l’amante della libertà, il tenace oppositore alla dittatura sanitaria, invoca l’abuso di Dpcm del governo italiano. A nulla seve rispondere che tutte le grandi democrazie europee hanno imposto forti limitazioni della libertà con i loro strumenti legislativi: cambiati i mezzi il fine è raggiunto allo stesso modo, anche nella nazione dei “freedom lovers”.
In conclusione: liberate i negazionisti che, privi di vincoli, si renderanno consapevoli di quanto li rende schiavi la libertà immaginaria.